Compagnia

La compagine produttiva del Teatro Solare muove i primi passi nel 2018 con Ludovico Fededegni attore, Erik Haglund attore e organizzatore, Claudia Costantini organizzatrice, Alessandra Francolini attrice, Elena Martongelli scenografa e Daniele Caini regista a partire dalla tradizionale attività di teatro di comunità esistente a Fiesole. Il gruppo di giovani artisti si unisce in compagnia per rivolgersi alle nuove generazioni e ad un pubblico più ampio. Si aggiungono nel 2020 Angela Burico attrice e regista, Maria Durbà ballerina.

DECAMERINO

Spettacolo in musica e novelle da il “Decameron” di Giovanni Boccaccio
Regia di Ludovico Fededegni
Con Ludovico Fededegni, Erik Haglund, Federico Antonello, Andrea Sorrentino

Quattro attori e musicisti si alternano la narrazione, i personaggi e l’accompagnamento musicale raccontando alcune tra le più celebri novelle dell’opera boccacciana.

Il Decameron è una festa italiana: dialetti, culture, società, vicende, dall’Alpe a Sicilia dovunque è Boccaccio.

I ragazzi della cornice non superano i 28 anni, vivono un mondo abbrutito: ladri, flagellanti, mitomani, famiglie che si dilaniano. La peste ha aperto il vaso di Pandora. Ma Pampinea, leader del gruppo, risponde chiaramente: il male si sconfigge cantando, ballando, raccontandosi le nostre storie… in poche parole, festeggiando. Ed è esattamente questa capacità di leggere il mondo, prerogativa primordiale dei giovani di tutte le ere, l’atmosfera di questo spettacolo-concerto.

Già, concerto, perché assoluta protagonista è la musica dal vivo che sostiene ogni novella non solo “musicalmente”: strumenti d’ogni sorta non si limiteranno a creare le atmosfere mercantili, monastiche e di corte ma saranno veri e propri attori capaci di trasformarsi e trasformare lo spazio scenico: da una barca a remi di birimbao a pasti luculliani a base di tammorre e campane tibetane.

L’obiettivo è quello di mostrare l’opera in tutta la sua vitalità ed universalità, restituendo alle novelle la loro originale natura di aneddoti da bar, banchi su cui saltar sopra in mezzo alla piazza, narrate di bocca in bocca secondo i dialetti, le tradizioni e i giochi del novellante di turno.

IN UNA NOTTE DI TEMPORALE

Di e con Elena Martongelli e Daniele Caini 
in collaborazione con Gold
con il contributo di Fondazione CR Firenze

In una notte di temporale è una lettura abitata dell’opera di Yuichi Kimura. Entriamo in una notte buia carica d’acqua e di elettricità, è Elena che custodisce questo spazio e che ci accompagna, mette ognuno al proprio posto accanto ad un altro e inizia il racconto.
La storia prende vita prima sotto, accanto e poi tutt’intorno. Vibra e si accende, ne sentiamo perfino l’odore. Così si anima il racconto di un’improbabile amicizia tra un lupo ed una capra, un incontro che parla al cuore di ambivalenza, ambiguità e possibilità.

Disponibile in realtà e in realtà virtuale.

IL VOLO DI L

di e con Angela Burico
con Edoardo Groppler, María Durbá e Alessandra Francolini
con il contributo di Fondazione CR Firenze

Liberamente ispirato a “Il Volo Oceanico” di Bertolt Brecht.
Intorno ad un tavolo viene eseguita una partitura onirica e sognante in cui le voci e gli oggetti generano ambienti, evocano presenze. L’ascoltatore viene accompagnato dentro il racconto, liberando l’immaginazione, senza mostrare i personaggi e le ambientazioni ma creandole, con l’uso della voce e del suono.
L, primo uomo nella storia a sorvolare l’Oceano Atlantico con un piccolo aereo a motore, è tanto colui che sfida le leggi della natura per spingersi oltre il mondo già conosciuto, quanto un essere fragile che si trova a fronteggiare la Natura ed i propri limiti fisici e psichici.
E’ un contrasto tra l’immagine pubblica dell’uomo eroe veicolata dai mezzi di comunicazione e l’intima realtà emotiva di un essere umano.

JUDITH

di Angela Burico
con María Durbá
con il contributo di Fondazione CR Firenze

L’attrice racconta e a tratti fa apparire la figura ora assorta, ora dimessa, ora in ribellione, ora ironica della donna nei secoli.
Il racconto percorre la storia letteraria del genere femminile, immagina una possibile sorella di William Shakespeare il cui destino sarà molto diverso da quello del poeta. Attraverso il progressivo strutturarsi di un’antropologia femminista, la causa delle donne si sposa con quella di tutte le minoranze, la ricerca di un nuovo ordine delle cose si scontra con la contemporanea società del consumo.

Un monologo tratto da Una stanza tutta per sé di Virginia Woolf, adatto ad ogni spazio, ad esempio la scuola dove può prendere il posto di una lezione ed accompagnarsi ad un confronto dove gli studenti sono chiamati ad intervenire. L’argomento è la storia letteraria della donna e la sua esclusione dalla cultura fino al ‘900. Un racconto di emancipazione che arriva fino all’era del capitalismo.

Informazioni e distribuzione

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